Yoga Nidra ITA
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Traccia Yoga Nidra in Italiano
Description
Yoga Nidra solitamente è eseguito in Shavasana, distesi in posizione supine, permettendo il rilassamento totale del corpo. Tale posizione permette alla coscienza di muoversi dallo stato di veglia a quello di sonno profondo; lo scopo qui è di mantenere la consapevolezza mentre lo stato di coscienza si muove verso il sonno profondo.
Tale pratica, nella forma da noi conosciuta oggigiorno è stata riformulata da Swami Satyananda Saraswati (Bihar School of Yoga)
Secondo Swami Satyananda la pratica è eseguita in 8 stadi:
1 – Preparazione: Si dispone il corpo in shavasana. Tale posizione minimizza le sensazioni tattili eliminando il contatto tra gli arti siccome il corpo è disteso con braccia distanti dal corpo e gambe distanti l’una dall’altra.
L’attenzione è portata verso I suoni esterni e si muove l’attenzione da suono a suono mantenendo l’attitudine del “testimone” ( ossia ascoltando I suoni senzaIndagare su origine o provenienza degli stessi, puro ascolto).
Attraverso tale pratica, la mente incomincia a perdere interesse verso I suoni esterni e incomincia a diventare calma. Questo è lo stadio del “pratyahara” (Ashtanga Yoga), dove spostiamo la consapevolezza dall’esterno verso lo interno.
2 – Sankalpa (risoluzione-affermazione): Il Sankalpa indica la risoluzione, il motivo dietro lo scopo della pratica. E’ espressione della “Volontà” la forza creativa (Iccha shakti). E’ importante scegliere il Sankalpa in maniera accurata. Ed esprimerlo in maniera chiara e precisa. Il sankalpa dovrebbe essere scelto in accordo con le inclinazioni e bisogni e non dovrebbe essere cambiato.
L’idea del ‘sankalpa e’ quella di dare alla mente una “suggestione” durante lo stato di rilassamento profondo.
L’utilizzo del sankalpa è comune nelle pratiche tantriche del Japa, Havan, puja etc. ,dove la pratica è effettuata per ottenere un “beneficio” particolare
3 – Rotazione della coscienza. La rotazione della coscienza attraverso le differenti parti del corpo non è una pratica di concentrazione non prevede alcun movimento del corpo. Durante tale fase è importante rimanere sveglio, ascoltare la voce che guida la pratica e permettere alla mente di muoversi secondo le istruzioni.
Questa è la struttura portante della intera pratica, e deriva da una pratica tantrica chiamata Matrika Nyasa. Nyasa significa “posare”,”mettere”,”ordinare”, Matrika si riferisce alle lettere dell’alfabeto sanskrito ( ed anche a particolari “forze”/Shakti) .In matrika nyasa le differenti lettere dell’alfabeto ( differenti shakti) vengono “sistemate” su differenti parti del corpo.
In yoga nidra non si usano lettere o mantra, ma la consapevolezza si sposta attraverso le parti del corpo.
4 – Consapevolezza del respiro: Il rilassamento fisico continua ed è completato spostando l’attenzione verso il respiro. In tale fase il praticante deve solamente osservare il respiro naturale senza cercare di forzarlo o cambiarlo, maggiore rilassamento e introversione si ottiene se simultaneamente si conta il respiro mentalmente.
5 – Creazione di sensazione opposte: Durante tale stadio l’attenzione è rivolta verso sensazioni ed emozioni. Intense sensazioni fisiche o emotive sono evocate, sperimentate a pieno e rimosse. Di solito sono usate sensazioni opposte come Leggerezza/pesantezza , caldo/freddo, piacere/dolore, amore/odio.
Ciò di solito produce un “rilassamento emotivo” grazie ad un processo catartico poiché memorie di sensazioni profonde sono rivissute.
La creazione di sensazioni opposte è molto utile al praticante di Yoga , perché aiuta a sperimentare la Pace-tranquillita’ tra l’alternanza di “eventi” che si presentano nella vita quotidiana, portando alla realizzazione della trascendenza della dualità.
.6 – Visualizzazione: Tale stadio di yoga nidra induce rilassamento mentale, qui immagini e simboli differenti sono visualizzati.Possiamo paragonare tale stadio a quello della rotazione di coscienza ,ma in questo caso la rotazione di coscienza non è associata al livello fisico ma al piano simbolico – mentale.
Di solito la visualizzazione si finisce con pura osservazione dello spazio mentale .
7 – Sankalpa: Lo stesso sankalpa è ricordato ed espresso mentalmente.
8 – Fine della pratica: La pratica è conclusa spostando la consapevolezza verso l’esterno.